Testi pubblicati - La danza del Sé
estratto
...nella Sua lettera Lei mi pone domande che stanno al centro delle ricerche di una vita.
Cos’è il corpo? La danza può essere una Via dell’essere? Quali collegamenti tra corpo e stati di coscienza? E il Conosci te stesso?
Posso solo risponderLe che se non torniamo a sognare e non solo a pensare non ci sarà possibile intendere il corpo nei suoi “sensi” più celati, individuare i riflessi degli archetipi nella geografia del nostro corpo.
Forse, Lei si chiede, il corpo è uno strumento di realizzazione? Rammenta di aver sentito dire da alcuni addetti ai lavori, psichiatri e psicoterapeuti che sia un linguaggio (1), (2) e, dagli psicosomatisti (3),(4)...
...L’alchimia ne parla come vaso della trasformazione…. (5)
C’è chi vede il corpo come simbolo dell’archetipo divino (6) sottolineando come, distaccatosi dalla potenza degli archetipi, l’uomo viva in uno stato di infermità se non francamente di malattia. ...
...Io credo, come un simbolista a me caro, che il corpo possieda una struttura unitaria che vada oltre la materia stessa per entrare nel sacro (9): ma, soprattutto, che sia una creazione continua dal punto di vista biologico e spirituale.
Si potrebbe azzardare che la grandezza dell’uomo stia nella sua possibilità di crearsi, di compiersi, stando attenti però che tale termine non significhi alla fine qualcosa di definito, di chiuso...
...Quando poi Lei parla della danza è come se desse voce a cose che da tempo avverto in modo confuso. Armonia, grazia, movimento: da bambina già mi ci arrovellavo e la mia risposta era sempre la stessa: danzare!
L’armonia, nel corpo, per me, prende il nome di grazia naturale: tale grazia, a mio avviso, è essenzialmente legata al fluire del movimento....
Allora, quando danzo sono in contatto con il mio archetipo?
Un momento! Tutto ciò non è automatico! Ricorda che sono necessarie determinate condizioni interiori…La danza può attivare delle forze psichiche solo all’interno di un percorso di conoscenza e di Ricordo di Sé. Non per niente il maestro armeno (69) indicava come i movimenti lavorassero contemporaneamente, noi diremmo sincronicamente con Jung, sul centro motorio ed istintivo per la loro corretta esecuzione ma anche su quello intellettuale ed emozionale... Ed inoltre erano movimenti di gruppo e quindi c’era anche l’attivazione di un’energia specifica, molto potente. Poi esistono anche altre possibilità...
Come ti prepari al movimento nella pratica?
...Attivo il corpo nella sua totalità
...Spiegati più in dettaglio perché prima di “entrare” nel movimento come in una posizione meditativa c’è un segreto che tutti sanno eppure pochi conoscono davvero....
Per me è necessario l’allungamento della colonna vertebrale e riuscire a stabilire una forte relazione tra questa e il suolo o il piede...
Occupiamoci adesso della Parte Pratica, di seguire passo passo la verticalizzazione progressiva che ti condurrà alla soglia della Danza del Sé là dove potrai spiccare il volo…Quelle che ti darò sono solo alcune indicazioni possibili: se ti suggerisco delle posizioni è perché esse collegano ed armonizzano i centri energetici, sono delle asana, pertanto percorrono una via simbolico-archetipica in ogni caso ti aprono a nuovi stati dell’essere….Il che poi è largamente equivalente...
(1) REICH W., Analisi del carattere, SugarCo, Milano, 1978
(2) LOWEN A. Il linguaggio del corpo, Feltrinelli, Milano, 1980
(3) DYCHTWALD K. ,Psicosoma, Roma, 1972
(4) FRIGOLI D., MASARAKI GL.,MORELLI R., Verso la concezione di un sé psicosomatico,Ed. Libreria Cortina, Milano, 1980
(5) MEISTER ECKART , Il libro della divina consolazione/Dialoghi sul discernimento spiritale/Sermoni vari(6) FRIGOLI D.,La forma, l’immaginario e l’uno, Guerini Studio, Milano,1993
(9) Morelli R., “Il corpo di fronte al sacro” in GIUS E., MORELLI R., TOSETTI C., Il sacro, Edizioni Riza, Milano, 1983
(69) OUSPENSKY P.D. Frammenti di un insegnamento sconosciuto, Astrolabio, Roma, 1976